Arte in masseria

Nella sua storia, spinta dalla forte passione per la musica dei padroni di casa, la Masseria è stata palcoscenico di numerose esibizioni artistiche, come magneticamente attratte dal clima di quiete e fermento unico della campagna, che, irradiata dalle note, cristallizzava i presenti in un’atmosfera unica; in un sogno tra le colline.

É stato nella sfera musicale che la Masseria Pernice ha trovato la sua identità ideale; in particolar modo agevolata da Costanza Mastrogiovanni Tasca, XII Principessa di Camporeale, per molti anni presidente dell’associazione “Amici del Teatro Massimo”, la quale sancì l’inizio della lunga tradizione concertistica della Masseria; in seguito coltivata animatamente da figli e nipoti.

La musica come massima forma di celebrazione dei ritmi e delle cerimonie naturali ha sempre avuto un ruolo portante nella storia della Masseria; per oltre dieci anni, il pianoforte, accompagnato da voci e strumenti sempre diversi, ha tradizionalmente accompagnato la fine del periodo della vendemmia: un meritato riposo per la terra tutta e per coloro i quali in essa riponevano speranza ed energia.

Diversi furono gli artisti che trovarono nella Masseria la propria dimensione esecutiva ideale, tra cui l’amatissimo tenore siciliano Vincenzo La Scola, il quale rimase tanto affascinato da quella terra da scegliere di vivere a pochi metri dalla masseria, gli Juanjo Dominguez Trio, che col calore delle chitarre argentine inaugurarono il palco del grande salone.

Salvatore Bonafede, attratto dai colori e dalle sfumature della masseria in autunno fu il primo a portare il Jazz a Pernice, seguito qualche anno dopo da Irene Ientile e Ornella Cerniglia, duo siciliano di voce e pianoforte con il concerto Jazz- Folk dedicato a Pietro Paolo, scomparso quell’anno.

Più recentemente l’ultima generazione della famiglia ha ulteriormente ampliato l’offerta dei generi musicali, organizzando sotto la direzione artistica di Paolo Sallier de La Tour tre concerti primaverili ed estivi; l’Alternative rock del Marraffa-Tasca-Crocivera Trio, il Balkan tutto da ballare della Balca Bandanica e il dirompente Afro-beat degli A.F.A. in una sinergia di artisti-amici congiunti nel periodo di studi bolognese.
Nel 2017 la Masseria ha inoltre ospitato per due settimane Tom Yorke, leader e frontman dei Radiohead.

La capacità di adattamento artistico universale di Pernice è comprovata dall’enorme successo e dalla peculiarità degli eventi organizzati, nella totale simbiosi tra Arte e Natura, intrinsecamente legate in un abbagliamento dei sensi, specchiandosi l’una nell’altra in un unico splendore. 

L’atmosfera della Masseria incoraggia  un ragionamento più lento e introspettivo, in un paesaggio pregno di storia e suggestioni, dalla terra e i suoi colori ai molteplici siti archeologici nelle vicinanze. L’unicità di questo luogo e il solido attaccamento alla natura sono stati gli elementi ad aver ispirato uno degli eredi di Pernice, Paolo Sallier de La Tour, a creare un programma di Residenze d’Artista.
Paolo è un’artista con una pratica che varia dalla pittura all’installazione floreale, laureato all’Accademia di Belle Arti di Bologna, avrà il ruolo di direttore generale della Residenza d’Artista.
Deciso a prendere parte alla tradizione agricola della famiglia fondendolo al proprio personale retaggio d’artista visivo, ha ingaggiato la curatrice internazionale Dot.ssa Cornelia Lauf come consigliera nel creare un workshop Siciliano basato in una realtà rurale non meno complessa di ogni altro ambiente urbano. Cornelia porterà le proprie reti di comunicazione internazionali a Pernice.

Come pittore, non avrei potuto chiedere luogo migliore dove vivere. Ho avuto l’incredibile fortuna di nascere e crescere in un paesaggio tanto magico quanto particolare, imparando a capire il passaggio delle stagioni guardando cambiare i fiori, gli alberi, i semi diventare frutto.

Probabilmente il colore è così importante per me da allora, come lo specchio vibrante in cui riconoscere il ritmo della natura.

Ho portato a compimento i miei studi lontano, ma tornerò sempre in questo luogo, dove la luce è in grado di parlarti in maniera raramente chiara, rendendo possibile trovare sé stessi nel suo riflesso.

Paolo Sallier de La Tour

Pernice Residence Project

 

La residenza Pernice è un paradiso in cui esplorare idee ed emergere con nuove traiettorie. La Fondazione sceglie Artisti dai più svariati backgrounds, tradizioni e culture. Ad ogni partecipante alla residenza è data l’opportunità di sperimentare la quiete e l’armonia della campagna, la quale induce nuove riflessioni e permette di cristallizzare la propria visione creativa fornendo il tempo di analizzare con luce e ritmo differente il processo artistico e lo sviluppo progettuale.

Alla fine della residenza la Fondazione acquisisce una porzione del lavoro eseguito dall’artista, come inizio della collezione permanente di Pernice. Inoltre, le opere eseguite e la documentazione del tempo trascorso in residenza saranno inserite nel catalogo annuale della Fondazione Pernice, distribuito internazionalmente.

Residenza novembre 2019

Dennis Balk

Residenza novembre 2021

Robert Violette

Residenza marzo 2023

Nicolas Boulard

Musica in Masseria

É stato nella sfera musicale che la Masseria Pernice ha trovato la sua identità ideale; in particolar modo agevolata da Costanza Mastrogiovanni Tasca, XII Principessa di Camporeale, per molti anni presidente dell’associazione “Amici del Teatro Massimo”, la quale sancì l’inizio della lunga tradizione concertistica della Masseria; in seguito coltivata animatamente da figli e nipoti. La musica come massima forma di celebrazione dei ritmi e delle cerimonie naturali ha sempre avuto un ruolo portante nella storia della Masseria; per oltre dieci anni, il pianoforte, accompagnato da voci e strumenti sempre diversi, ha tradizionalmente accompagnato la fine del periodo della vendemmia: un meritato riposo per la terra tutta e per coloro i quali in essa riponevano speranza ed energia.

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